NATALE: CHI SCEGLIE IL REGALO?

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Fuori ha iniziato a nevicare e questo ponte dell’Immacolata è ormai alla fine. Sono rientrata da qualche ora dalla mia seconda missione di regali di Natale, devo ancora incartarne alcuni e preparare il biglietto di ogni destinatario, ma posso dire di essere a buon punto. Man mano che sono pronti, li riporrò uno ad uno sotto l’albero e intanto sorrido pensando all’espressione di chi li riceverà: speriamo di farli tutti contenti!

La questione dei regali di Natale ogni anno è sempre la stessa: a chi fare il regalo e cosa regalare. Nel corso degli anni ho sentito e visto di tutto: il regalo inutile, il regalo su richiesta, il regalo spendo-il-meno-possibile, il regalo riciclato (e non nel senso di rispetto per l’ambiente!), il regalo costoso per fare scena, il regalo utile, il regalo basta-il-pensiero e il regalo toppato. Ma la vera domanda è: chi sceglie il regalo?

Ci sono persone che adorano fare regali e per le quali tutto il periodo che precede il Natale è una fase di puro divertimento: si tratta di persone che si organizzano per tempo, la maggior parte di loro sa già perfettamente cosa e dove andranno ad acquistare quindi nessuna bancarella, nessun mercatino artigianale né centro commerciale più alla moda resterà fuori dal loro tour del shopping natalizio. Ma ci sono anche persone che detestano profondamente questo periodo dell’anno e il pensiero dei regali è solo generatore di ansie o ulteriore fastidiosissimo stress.

E poi ci sono quelli che ritengono che il regalo debba piacere e far contento prima di tutto chi lo fa e non chi invece lo dovrà ricevere. Ecco, su questo punto ogni anno mi fermo a riflettere. Io adoro il Natale e adoro occuparmi dei regali per le persone che amo: mi piace stendere un piano ben organizzato, raccogliere suggerimenti e o indirette richieste per procedere col mio shopping natalizio, perché il mio obiettivo è fare l’altra persona contenta, fare un regalo gradito, un regalo davvero desiderato. E’ ovvio che per fare questo mi possa capitare di comprare cose che io per me stessa non comprerei mai, che a me non servano o non sollevino un mio particolare attenzione. Ma anche se io non uso un phon da viaggio e mia sorella sogna di averne uno nuovo di zecca, cercherò per lei il migliore, perché so che questo è uno dei suoi desideri per Natale.

A tutti noi è capitato almeno una volta nella vita di ricevere qualcosa che non abbiamo gradito o che non corrispondeva ai nostri desideri, e non è una questione di prezzo. E’ una semplice questione di attenzione all’altro.

Ciò che si prova ad aprire un pacchetto a Natale e quella incredibile emozione mentre realizziamo di aver ricevuto ciò che tanto abbiamo sperato, non ha prezzo. Non vi pare?

Conosco invece persone con cui da anni la questione di chi debba scegliere il regalo è un caso aperto: la loro tesi infatti si basa sul fatto che chi compra il regalo ha diritto di scelta e decisione su cosa acquistare perché il momento dell’acquisto è per loro un momento di appagamento e soddisfazione, indipendentemente da quale sarà la reazione di chi riceverà il regalo. Insomma, il regalo deve piacere a chi lo fa.

Devo dire che personalmente faccio un po’ fatica ad allinearmi con questa tesi, perché mi sta a cuore che la persona che riceverà il mio regalo sia contenta e se lo sarà, lo sarò anche io per aver esaudito un suo desiderio.

Il regalo giusto non si improvvisa: bisogna darsi da fare, raccogliere informazioni – o indizi natalizi, come li chiamo io – sui gusti dell’altro, sulle sue necessità o possibili desiderata. Per questo per trovare il regalo giusto e fare acquisti di buon senso (sotto ogni punto di vista), per i componenti della mia famiglia ho adottato ormai da un po’ la strategia della lista dei desideri: a ognuno chiedo una piccola lista di almeno 5 cose che vorrebbero come regalo di Natale e poi mi adopero per portare a termine la missione. Mia madre non sa cosa riceverà per questo Natale, ma sa che avrò tenuto conto delle sue indicazioni. In questo modo, oltre a garantirle comunque un momento di emozione quando scarterà il suo pacchetto e a farla contenta, per me sarà possibile organizzarmi e gestire meglio tutto lo shopping natalizio anche dal punto di vista economico.

E per quelli che non hanno espresso desideri e che preferiscono la sorpresa a tutti gli effetti, ecco, in questo caso serve il massimo impegno, buon senso e tanta fantasia: io punto sempre su qualcosa di utile o qualcosa che porti con sé un valore speciale, un messaggio di solidarietà, come un libro che sostenga una causa benefica come “Every child is my child” (edito da Salani), per esempio. Perché magari facendo contento qualcuno il giorno di Natale, si può contribuire alla felicità di molti altri.

Quanto alle mie amiche, beh, per loro vale lo stesso principio di attenzione verso l’altro ma non c’è bisogno di nessuna lista, perché tra amiche vere ci si riconosce anche in un battito di ciglia.

Buono shopping natalizio a tutti.

Daniela

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