Categoria: The Flared D

2018: ANNO NUOVO, PIU’ AMBIZIONI

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Questo 2018 è iniziato e personalmente sono piena di entusiasmo. Un anno nuovo è sempre una nuova possibilità, significa altro tempo a disposizione per la nostra vita. Per questo, anche quest’anno, ho deciso di scrivere un post dedicato agli obiettivi da raggiungere: tutti li chiamiamo buoni propositi ma in fondo si sa, è dei nostri desideri che si sta parlando.

Negli ultimi giorni, approfittando di un tempo privilegiato – perché mentre scrivo sono ancora in vacanza – ho riflettuto molto sul potenziale del mio 2018, su ciò che potrei e vorrei davvero fare e ogni ragionamento è finito sempre sullo stesso punto: fare di più e farlo meglio. Così, piano piano, ho composto la lista dei miei obiettivi per quest’anno, ma più che obiettivi, le chiamerei ambizioni perché quando vuoi arrivare da qualche parte, riuscire in qualcosa, portare a compimento un progetto, il cammino è sempre una sfida. E c’è molto, molto da fare.

Anche per questo 2018 ho scelto di concentrarmi su pochi punti importanti, su ciò che per me conta davvero, perché il tempo è una ricchezza e va investito al meglio e non posso né voglio sprecarlo.

Ecco quindi le mie ambizioni:

1. Scrivere di più

Ho sempre scritto, fin da ragazzina. E’ una cosa che mi piace fare e che mi riesce abbastanza bene, complici una grande curiosità e una mente sempre sveglia. In un mondo come il nostro, dove le parole spesso sono sostituite da un emoticon o da un semplice immagine, io credo ancora che le parole siano il miglior modo di raccontare qualcosa, magari una storia. Raccontare vuol dire lasciare un segno, offrire un punto di vista, condividere un’esperienza. Anche per questo ho aperto un blog tutto mio. Ecco, in questo 2018 voglio scrivere di più.

2. Viaggiare di più

Il viaggio è una delle più meravigliose e importanti esperienze che ognuno di noi possa fare nella vita. Vedere posti nuovi, incontrare persone, provare nuovi sapori, allontanarci dal nostro posto di ogni giorno apre la nostra mente, gli occhi si riempiono di nuovi paesaggi e nuovi colori. Un viaggio spesso è come un tuffo: ti puoi preparare ma poi ti devi buttare. In questo 2018 voglio viaggiare ancora e di più, sia in Italia sia all’estero, voglio scoprire nuovi orizzonti e andare più lontano, dove non sono ancora stata, a vedere luoghi e cose meravigliose che mancano sul mio curriculum della vita. E poi viaggiare mi fa bene: ogni volta che torno a casa sento di essere cresciuta perché so che così tengo aperto il mio sguardo sul mondo.

3. Più ambiente

Nel 2017 mi sono imbattuta più volte in articoli, video e documentari sull’ambiente, in particolare mi hanno colpito moltissimo alcune immagini e alcuni dati relativi alla quantità di plastica che finisce in mare. Sono rimasta per giorni a pensarci, a riflettere molto sullo stile di vita che si conduce oggi. Il tema dell’ambiente è un tema che mi è sempre stato a cuore perché sono stata educata al rispetto della natura e degli animali, al senso civico e a non sprecare. Ma è anche un tema su cui i grandi della terra non riescono a mettersi totalmente d’accordo. Ovviamente non posso decidere per il mondo intero ma ho deciso che, pur essendo già attenta e già sensibile a questo tema, nel mio quotidiano e nel mio piccolo voglio fare di più: voglio concentrarmi di più su uno stile di vita maggiormente rispettoso nei confronti dell’ambiente, combattere lo spreco e dare più importanza a qualcosa che ci riguarda tutti, perché questo pianeta è nostro ed è tutto quello che abbiamo.

4. Più stile

Il mio blog è nato con un messaggio ben preciso: la ricerca della bellezza e dello stile autentico. In ogni mio post c’è una mia continua e personale ricerca di stile: mi piace provare prodotti nuovi, scoprire brand emergenti, cercare novità, sperimentare e condividere, fare mio qualcosa che mi è piaciuto o che ho trovato vincente, qualcosa che mi ha fatto stare bene, che mi è piaciuto o che secondo me può funzionare. In questo 2018 voglio investire ancora di più nel mio blog, avviare nuove collaborazioni e far crescere di più il mio stile.

5. Più me

L’ultimo obiettivo è quello più impegnativo: essere una persona migliore. Migliore nel mio lavoro, nel mio blog, nel mio tempo libero, con la mia famiglia, con i miei amici, ogni giorno, quelli buoni e quelli no. Cercare di essere migliori vuol dire mettersi nella condizione di voler fare sempre meglio, vuol dire sfidare le situazioni, a volte osare ed è un’occasione di crescita. Nessuno di noi è perfetto e la perfezione non fa parte della condizione umana, ma penso che investire su se stessi per fare meglio, puntare più in alto, osare di più sia un grande approccio positivo.

Cercare di essere migliori significa mettersi continuamente in discussione: ogni giorno è un’opportunità e ogni giorno può essere diversa. In questo 2018 voglio impegnarmi e lavorare per essere migliore, voglio osare di più per essere più me.

Questi sono i miei obiettivi per il 2018 già iniziato.

Ho ancora più di 350 giorni di tempo: voi che dite, posso farcela?

Vi auguro un brillante anno nuovo e mi raccomando, non mollate.

Daniela

 

 

 

NATALE: CHI SCEGLIE IL REGALO?

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Fuori ha iniziato a nevicare e questo ponte dell’Immacolata è ormai alla fine. Sono rientrata da qualche ora dalla mia seconda missione di regali di Natale, devo ancora incartarne alcuni e preparare il biglietto di ogni destinatario, ma posso dire di essere a buon punto. Man mano che sono pronti, li riporrò uno ad uno sotto l’albero e intanto sorrido pensando all’espressione di chi li riceverà: speriamo di farli tutti contenti!

La questione dei regali di Natale ogni anno è sempre la stessa: a chi fare il regalo e cosa regalare. Nel corso degli anni ho sentito e visto di tutto: il regalo inutile, il regalo su richiesta, il regalo spendo-il-meno-possibile, il regalo riciclato (e non nel senso di rispetto per l’ambiente!), il regalo costoso per fare scena, il regalo utile, il regalo basta-il-pensiero e il regalo toppato. Ma la vera domanda è: chi sceglie il regalo?

Ci sono persone che adorano fare regali e per le quali tutto il periodo che precede il Natale è una fase di puro divertimento: si tratta di persone che si organizzano per tempo, la maggior parte di loro sa già perfettamente cosa e dove andranno ad acquistare quindi nessuna bancarella, nessun mercatino artigianale né centro commerciale più alla moda resterà fuori dal loro tour del shopping natalizio. Ma ci sono anche persone che detestano profondamente questo periodo dell’anno e il pensiero dei regali è solo generatore di ansie o ulteriore fastidiosissimo stress.

E poi ci sono quelli che ritengono che il regalo debba piacere e far contento prima di tutto chi lo fa e non chi invece lo dovrà ricevere. Ecco, su questo punto ogni anno mi fermo a riflettere. Io adoro il Natale e adoro occuparmi dei regali per le persone che amo: mi piace stendere un piano ben organizzato, raccogliere suggerimenti e o indirette richieste per procedere col mio shopping natalizio, perché il mio obiettivo è fare l’altra persona contenta, fare un regalo gradito, un regalo davvero desiderato. E’ ovvio che per fare questo mi possa capitare di comprare cose che io per me stessa non comprerei mai, che a me non servano o non sollevino un mio particolare attenzione. Ma anche se io non uso un phon da viaggio e mia sorella sogna di averne uno nuovo di zecca, cercherò per lei il migliore, perché so che questo è uno dei suoi desideri per Natale.

A tutti noi è capitato almeno una volta nella vita di ricevere qualcosa che non abbiamo gradito o che non corrispondeva ai nostri desideri, e non è una questione di prezzo. E’ una semplice questione di attenzione all’altro.

Ciò che si prova ad aprire un pacchetto a Natale e quella incredibile emozione mentre realizziamo di aver ricevuto ciò che tanto abbiamo sperato, non ha prezzo. Non vi pare?

Conosco invece persone con cui da anni la questione di chi debba scegliere il regalo è un caso aperto: la loro tesi infatti si basa sul fatto che chi compra il regalo ha diritto di scelta e decisione su cosa acquistare perché il momento dell’acquisto è per loro un momento di appagamento e soddisfazione, indipendentemente da quale sarà la reazione di chi riceverà il regalo. Insomma, il regalo deve piacere a chi lo fa.

Devo dire che personalmente faccio un po’ fatica ad allinearmi con questa tesi, perché mi sta a cuore che la persona che riceverà il mio regalo sia contenta e se lo sarà, lo sarò anche io per aver esaudito un suo desiderio.

Il regalo giusto non si improvvisa: bisogna darsi da fare, raccogliere informazioni – o indizi natalizi, come li chiamo io – sui gusti dell’altro, sulle sue necessità o possibili desiderata. Per questo per trovare il regalo giusto e fare acquisti di buon senso (sotto ogni punto di vista), per i componenti della mia famiglia ho adottato ormai da un po’ la strategia della lista dei desideri: a ognuno chiedo una piccola lista di almeno 5 cose che vorrebbero come regalo di Natale e poi mi adopero per portare a termine la missione. Mia madre non sa cosa riceverà per questo Natale, ma sa che avrò tenuto conto delle sue indicazioni. In questo modo, oltre a garantirle comunque un momento di emozione quando scarterà il suo pacchetto e a farla contenta, per me sarà possibile organizzarmi e gestire meglio tutto lo shopping natalizio anche dal punto di vista economico.

E per quelli che non hanno espresso desideri e che preferiscono la sorpresa a tutti gli effetti, ecco, in questo caso serve il massimo impegno, buon senso e tanta fantasia: io punto sempre su qualcosa di utile o qualcosa che porti con sé un valore speciale, un messaggio di solidarietà, come un libro che sostenga una causa benefica come “Every child is my child” (edito da Salani), per esempio. Perché magari facendo contento qualcuno il giorno di Natale, si può contribuire alla felicità di molti altri.

Quanto alle mie amiche, beh, per loro vale lo stesso principio di attenzione verso l’altro ma non c’è bisogno di nessuna lista, perché tra amiche vere ci si riconosce anche in un battito di ciglia.

Buono shopping natalizio a tutti.

Daniela

BEAUTY: LA MIA PRIMA VOLTA CON LUSH

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Conoscevo già il brand Lush e ho uno store a due passi da casa, ma non ci ero mai entrata quindi questa esperienza è stata a tutti gli effetti una vera prima volta.

Tutto è inziato per caso quando un giorno una collega mi ha suggerito di provare alcuni prodotti, così ho accettato la sfida e mi sono organizzata: il giorno seguente mi sono presentata allo store Lush all’interno del Centro Commerciale Oriocenter dove una commessa molto gentile mi ha accolta con un sorriso di benvenuto. Mi sono detta: l’approccio al cliente è tutto, ottimo inizio.

All’interno dello store sono stata circondata da un’esplosione di prodotti dai colori molto vivaci, ordinatamente posizionati su scaffali di legno molto minimal e da un’aria profumata particolarmente dolce. I prodotti Lush sono dedicati alla cura dell’igiene personale: saponi, bagnoschiuma, shampo, balsamo, maschere per capelli, creme idratanti, maschere viso, prodotti per la barba e persino una piccola selezione dedicata al make-up.

Si tratta di prodotti realizzati a mano con ingredienti provenienti da frutta e verdura, totalmente privi di profumo, parabeni e siliconi. Tutto il packaging è fatto di plastica o carta riciclata al 100% ma soprattutto non sono testati sugli animali, un aspetto a cui l’azienda tiene in modo particolare, tanto da averne fatto uno dei valori più importanti del brand.

Nell’abbondante offerta di prodotti, ho chiaramente dovuto fare una scelta e ho acquistato 4 cose diverse:

  • un balsamo corpo
  • una maschera per capelli
  • una maschera viso
  • uno scrub per le labbra

Con il mio sacchetto in carta riciclata pieno di prodotti nuovi di pacca sono tornata a casa piena di curiosità e pronta a testare.

Il primo prodotto provato è stato Labbracadabra, uno scrub per le labbra contenente cristalli di zucchero e olio di jojoba biologico. Il prodotto è contenuto in un piccolo vasetto rosa fluo che si può tranquillamente portare in borsa o nel beauty case. Si applica sulle labbra con le dita e ha il magico potere di rimuovere tutte le pellicine o eventuali screpolature. L’olio di jojoba ha un’azione lenitiva e idratante. Il prodotto ha un sapore molto dolce e goloso: è perfetto come base prima di un rossetto mat o a lunga tenuta e soprattutto durante la stagione fredda.

Successivamente ho provato la maschera viso Cleopatra a base di erba di grano, papaya e ginseng. Sono sincera: sono stata attratta subito dal nome piuttosto singolare. Come tutte le maschere viso in generale, si applica sulla pelle del viso struccata e pulita e si lascia in posa per soli 10 minuti. Il prodotto ha un colore verdastro e agisce con un’azione anti-età sulla pelle del viso e del collo. Suggerisco di applicarla con un pennello piatto perché il prodotto ha una consistenza piuttosto corposa, preferibilmente la sera prima di andare a dormire.

Risultato: pelle ultra morbida e liscia.

E’ poi stato il turno di Snow Fairy, un balsamo per la pelle. Il prodotto è di colore rosa e contiene ingredienti come avocado, mango e cacao biologico. Si applica dopo la doccia sulla pelle bagnata e poi si risciacqua. Anche per l’uso di questo prodotto ho preferito è la sera: alla fine di una delle mie giornate frenetiche la mia pelle è stata avvolta da una vera e propria coccola e – non so se sia stato l’effetto del prodotto o meno – mi sono sentita così bene che me ne sono andata a nanna in perfetto relax.

La mia esperienza nel mondo dei prodotti Lush si è conclusa con la crema idratante per capelli Crine Tempestose. Il prodotto è di colore giallo e contiene ingredienti con il latte di avena e burri tropicali e l’ho scelto perché particolarmente indicato per i capelli ricci. Questa crema si può applicare sia sul capello bagnato sia sul capello asciutto e ha un’azione nutriente e di definizione del riccio. Non necessita risciacquo e il capello resta idratato e profumato.

Ovviamente tutti questi prodotti hanno ingredienti freschi privi di conservanti pertanto – fatta eccezione per lo scrub delle labbra che altrimenti diventerebbe solido – vanno riposti e conservati in frigorifero.

Questa esperienza mi ha divertita moltissimo e oltre a essere venuta in contatto con la realtà di un brand che non conoscevo direttamente, ho apprezzato notevolmente la qualità dei prodotti di un’azienda che si impegna in modo così concreto sul fronte ambientale e sulla scelta di non testare i propri prodotti sugli animali: scelte coraggiose nel mondo della cosmesi.

E poi è già tempo di pensare ai regali di Natale, no?

Daniela